8 OTTOBRE 2017 GIORNATA NAZIONALE PERSONE DOWN


Per ricordare la giornata Nazionale della Persona Down, l’AIPD sez. di Viterbo, via C.Cattaneo ,54 c, ha organizzato, domenica 8 ottobre come in tutte le piazze delle 50 sezioni presenti sul territorio Nazionale stand informativi, e raccolta fondi attraverso la vendita di tavolette di cioccolato fondente.
Noi genitori e ragazzi con Sindrome di Down saremo presenti a Piazza delle Erbe dalle ore 10 per tutta la giornata, avremo modo così di presentare e far conoscere i nostri figli. 
Nel nostro Paese un bambino su 1200 nasce con la SdD, una condizione genetica alla base della più comune forma di disabilità intellettiva.
L’AIPD nasce da poche e coraggiose persone nel 1979 e si costituisce a Viterbo nel 1984, da allora , la convinzione di poter costruire un futuro migliore per i propri cari con la SdD ne ha contagiate moltissime altre. Oggi sono quasi duemila i familiari che si impegnano quotidianamente, insieme a professionisti di ogni genere, ed il risultato del lavoro svolto in tutti questi anni è evidente.
Inizialmente l’aspettativa di vita le persone con Sindrome di Down era di 33 anni, pochissime frequentavano la scuola dell’obbligo, non esistevano programmi specifici per loro, pochi uscivano e tutti per mano ai genitori, l’alternativa alla famiglia era il ricovero in istituto. Oggi l’aspettativa di vita è di circa 62 anni, tutti vanno a scuola, e possono frequentare, (con programmi specifici) perfino l’università, utilizzano mezzi pubblici per spostarsi in città, e piccoli gruppi vivono in normali appartamenti, con diverse tipologie di aiuto, il 13% dei ragazzi lavora. Anche a Viterbo abbiamo diversi ragazzi che svolgono attività lavorativa: quest’anno Andrea è stato assunto in un bar del centro, Marta Svolge un tirocinio di quattro mesi con l’Associazione Sportiva “Sorrisi che Nuotano “ Eta Beta , e così Martina e Lucia svolgono tirocini riabilitativi,

ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA … FOTOGRAFANDO E COMPUTERIZZANDO

Abbiamo pensato il progetto convinti che offrire ai ragazzi con Sindrome di Down esperienze didattiche e ludiche tramite l'utilizzo del computer offrisse l'opportunità di percorsi che stimolino la curiosità, l'apprendimento ed il rinforzo delle acquisizioni pregresse.

Per questo la prima esigenza era quella di rinnovare il laboratorio informatico. L'Associazione era dotata di un piccolo laboratorio, ma l'attrezzatura era totalmente desueta e costituita da sole quattro postazioni. Questo limitava la fruizione in gruppo ed anche le prestazioni possibili erano ridotte alla sola lettura di giochi didattici.

Abbiamo presentato il nostro progetto alla Tavola Valdese, bando OPM 2016, che lo ha apprezzato e sostenuto economicamente. Abbiamo, quindi, provveduto all'acquisto di sette computer, e su queste basi abbiamo effettuato il primo corso di alfabetizzazione informatica. E' stato frequentato da venti allievi (ne avevamo previsti dodici ma le richieste sono state superiori) divisi in quattro gruppi di livello ed età, con una turnazione di due incontri settimanali. Il corso è stato gestito da un tecnico informatico, assistito da due educatori.
 
L'interesse e l'entusiasmo dei ragazzi e delle famiglie è stato totale e decisamente positivo l'esito in termini di acquisizioni.


Nel mese di giugno i ragazzi, supportati dagli operatori e da alcuni familiari si sono cimentati nella redazione di un ricettario, scaturito dal corso di cucina svoltosi durante l'arco dell'anno, nel laboratorio realizzato grazie al contributo OPM della scorsa annualità.

CONCLUSIONE PROGETTO SANI E BELLI

Stile di vita sano tra passeggiate, esercizi fisici, giochi a tema e mangiare light. È stato questo il programma delle otto settimane di soggiorni estivi che hanno concluso il progetto dell'Associazione Italiana Persone Down (AIPD) “Sani e Belli”. Dal 5 giugno al 15 luglio 72 persone con sindrome di Down (36 maschi e 36 femmine) di 22 sezioni AIPD hanno vissuto insieme vacanze, in mare o in montagna, per condividere insieme la fase finale del progetto annuale pensato per promuovere uno stile di vita più sano, dal cambiamento delle abitudini alimetari ad una vita meno sendentaria. Le settimane si sono svolte a Zovello (UD), Tortoreto Lido (TE), Isola di Capo Rizzuto (KR), Tarquinia (VT) e Scalea (CS).

In ogni settimana la giornata seguiva questo stile: esercizi del mattino, colazione light a base di yogurt, latte scremato, cereali o carboidrati integrali, passeggiate in montagna o giochi sulla spiaggia, pranzo leggero. Il pomeriggio altri giochi e poi la preparazione del pasto serale, con spesa e giochi a squadre legate alla propria appartenenza territoriale. Le stesse squadre hanno preparato in ogni soggiorno un pasto specialità regionali, cucinate inversione leggera. L'obiettivo per tutti è stato, tra gli altri, la perdita di peso, all'inizio e poi alla fine della settimana ogni partecipante è salito sulla bilancia e tutti hanno perso almeno un chilo. La somma complessiva di tutti i chili persi nelle settimane dai partecipanti è di 88 chili circa.

Il progetto ha avuto la durata di un anno in cui, prima delle vacanze, sono stati organizzati incontri mensili per appropriarsi di uno stile di vita più sano. È stata anche realizzata e sperimentata l’app “In forma” (scaricabile dagli app store Ios e Android) per aiutare i partecipanti ad auto monitorare le proprie scelte.

“Le persone con sindrome di Down sono a rischio di sovrappeso con grossi danni per la salute. Il progetto – ha affermato Anna Contardi, coordinatrice nazionale AIPD e responsabile del progetto - ha voluto renderli protagonisti e consapevoli che uno stile di vita diverso può aiutare ognuno a vivere meglio. Non vogliamo affidarci ai caregiver, ma alle persone con sindrome di Down stesse”.

Questi sono i nostri ragazzi Riccardo, Lucia e Marcello, che insieme alla nostra operatrice Beatrice, hanno partecipato al progetto "Sani e Belli".